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  • Per leggere Pirandello – Fabio Gori: eroe per caso di Marsina stretta

    La prima impressione che si ricava dalla presentazione del protagonista è quella di trovarsi di fronte a una situazione anomala e insolita che sta per scardinare l’equilibrio della consueta quotidianità di Fabio Gori, un semplice professore di lettere che del suo stato sociale porta con sé, oltre all’orgoglio del parlar forbito, l’essenzialità di una vita…

  • “Armoniosi accenti dal tuo labbro volavano…”

    Chissà in che modulazioni risuonavano gli accenti armoniosi di Luigia Pallavicini, nobildonna genovese, se estasiavano l’udito di Ugo Foscolo al punto che li ricordò in un famosa ode a lei dedicata. Possiamo immaginare un timbro vellutato, sforzarci di sentire musicalità vocaliche e afferrare leggere e rarefatte consonanti che sfioravano, quasi accarezzando l’orecchio di chi ascoltava…

  • Antonietta Pirandello nata Portolano (III Parte)

    Ero diventata davvero indipendente e libera di scappare da casa. Con la nuova ricchezza ero più irrequieta, nomade alla ricerca perenne di ciò che non ero. S’intensificarono i viaggi per la Sicilia che imposero ai miei figli continui cambiamenti dalla scuola agli amici, ma io sembravo indifferente: in me prevaleva l’orgoglio di essere una Portolano,…

  • Antonietta Pirandello nata Portolano (II Parte)

    Nel 1903 arrivò presto la catastrofe temuta e di quel giorno ho nitidi e chiari ricordi. Arrivò una lettera da mio suocero ma non indirizzata a me e, non avendo la delicatezza di aspettare mio marito, l’aprii e lessi il disastro che annunziava: si era allagata la grande zolfara di Aragona in cui era stata…

  • Antonietta Pirandello nata Portolano (I parte)

    Credo che non ci sia bisogno di una presentazione ufficiale. Il mio nome, legato indissolubilmente alla fama di mio marito, è abbastanza conosciuto anche se accompagnato da considerazioni non lusinghiere racchiuse in un un’unica e spietata parola: “pazza”. Chi sia stata veramente, il male che ho fatto, il bene che ho voluto e quello che…

  • CHE FAI TU, LUNA, IN CIEL?

    “Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi che fai, silenziosa, luna?”Così Leopardi si rivolge alla sua “Silenziosa Luna” chiedendole di svelargli le “mille cose” e i mille perché della vita di ogni uomo.Non è solo un’immagine poetica il colloquio-monologo del pastore errante leopardiano: quello tra l’uomo e la Luna è un eterno dialogo silenzioso quasi…

  • Ed è subito sera: quando Quasimodo cita di Dante

    “Ognuno sta solo sul cuor della terraTrafitto da un raggio di soleEd è subito sera.” Chi potrebbe dire di non aver mai subito il fascino di trovare racchiuso in questi pochi versi un profondo e sofferto ragionar della vita e del suo drammatico svolgersi?In questo essenziale discorso poetico, infatti, che si struttura in una semplice…

  • Come le foglie

    Come le foglie

    A volte le piccole cose sanno dirci tanto e questo accade alle fragili, tenere, esili e leggere foglie che, sin da quando l’uomo ha saputo esprimere in versi il suo sentire, sono diventate il simbolo di tutta l’esistenza umana. Sanno essere, infatti, desiderato riparo alla calura delle belle stagioni, quando nel vigore della loro verde…

  • L’orgoglio di chiamarsi Tufano

    L’orgoglio di chiamarsi Tufano

    Uno dei privilegi di essere siciliani è quello di avere un legame spontaneo, quasi inconsapevole, con la civiltà greca, come è provato dalla presenza di molte tracce linguistiche nel parlare siciliano; anzi è proprio il caso di dire che il siciliano ha una corsia preferenziale, un viottolo, una trazzera attraverso cui arriva direttamente al greco:…

  • Il volo letterario di Ignazio Vanadia

    “Ma quando lo scrivi un libro? Perché non lo scrivi? Devi scrivere un libro!Tante volte Ignazio Vanadia si è sentito dire queste parole dagli amici realmente incontrati o virtualmente raggiunti che erano la prova che la sua scrittura riusciva a incantare. Ma tra il compiaciuto e ironico sorridere alle lusinghe ricevute e mettersi all’opera per…